È l’alba.
I reparti
si vanno scuotendo
e
tutto il complesso
sembra
un mostro antidiluviano
che,
svegliandosi
grugnisce
e
sgranchisce le membra.
Dalle lunghe teorie di finestre
cento occhiaie
si aprono
sui viali e sui cortili
dove
l’aria
improvvisamente
perde
la vergine purezza
della notte.